La mastoplastica additiva è, come dimostra la casistica, uno degli interventi più richiesti. La maggior parte delle donne percepisce il seno come rappresentazione plastica della femminilità. Da ciò deriva che eventuali difetti di questa parte anatomica, le asimmetrie o lo sviluppo anomalo (troppo o troppo poco) possono minare la stabilità emotiva della donna. In questi casi, sottoporsi ad una plastica estetica del seno può rappresentare un notevole miglioramento della stima di sé. Questo intervento è indicato per ingrandire seni di taglia piccola, non sviluppati o seni svuotati in seguito a gravidanze.
La chirurgia estetica del seno può contare ormai su anni di esperienze sia per quanto riguarda le tecniche operatorie sia per ciò che si riferisce alla evoluzione dei materiali e ciò rende ogni intervento di mastoplastica un processo considerato sicuro e affidabile.
Per chi è indicata?
L’intervento di mastoplastica additiva è indicato per le donne che desiderano:
- rendere più proporzionato e voluminoso il proprio seno rispetto al corpo;
- ridare forma e volume ad un seno che si è sciupato con la gravidanza e l’allattamento;
- correggere un’asimmetria mammaria, cioè migliorare una differenza di volume tra le due mammelle.
Le pazienti devono mostrarsi consapevoli del fatto che i parametri per la misura del seno sono molto soggettivi e legati alla costituzione di ciascuna. Nel caso della mastoplastica additiva, il chirurgo si basa sull’interezza del corpo della paziente per definire la procedura chirurgica ideale e per la scelta della protesi adeguata come forma e dimensione.
La progettazione del seno desiderato dovrà inoltre tenere conto del fatto che il risultato è definitivo e conseguentemente è opportuna una scelta consapevole della forma e del volume.
Descrizione degli interventi
L’aumento del seno viene effettuato generalmente in anestesia generale. Solitamente l’intervento non dura più di due ore. La tecnica maggiormente usata è un’incisione nella parte inferiore del seno, vicino al torace o sotto la parte inferiore dell’areola (la parte più scura intorno al capezzolo). Una volta fatta l’incisione, si crea una tasca sotto il tessuto del seno o sotto il muscolo del torace. L’impianto viene posizionato in maniera sicura nella tasca creata e, mediante piccole suture, si chiude l’incisione. Le protesi disponibili sono tonde e anatomiche (preferibili quelle “a goccia”).
Questo intervento non altera le capacità di allattamento, non interferisce con i normali controlli radiologici della mammella e non vi è alcuna evidenza che l’inserimento di protesi abbia una qualche influenza nella insorgenza del cancro mammario.